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PYNCHON. 01:
"Against the day" - Quest'anno Babbo Natale arriva prima. Grazie al mio amico Diflot che l'ha segnalata su
Faherenheit 451 (la stanza libri del forum
Vicious Cabaret), ho scoperto che è stata annunciata l'uscita del nuovo romanzo di
Thomas Pynchon (scrittore che amo alla follia e che vi propinerò costantemente sulle pagine di questo blog... rassegnatevi). Su
Amazon - che lo dà disponibile dal 5 dicembre, mentre
Barnes and Noble anticipa misteriosamente al 21 novembre - c'è una sinossi del romanzo a firma dello stesso P. La riporto qui sotto, fornendo anche una veloce traduzione italiana di mio umile pugno.
"Spanning the period between the Chicago World's Fair of 1893 and the years just after World War I, this novel moves from the labor troubles in Colorado to turn-of-the-century New York, to London and Gottingen, Venice and Vienna, the Balkans, Central Asia, Siberia at the time of the mysterious Tunguska Event, Mexico during the Revolution, postwar Paris, silent-era Hollywood, and one or two places not strictly speaking on the map at all. With a worldwide disaster looming just a few years ahead, it is a time of unrestrained corporate greed, false religiosity, moronic fecklessness, and evil intent in high places. No reference to the present day is intended or should be inferred.
The sizable cast of characters includes anarchists, balloonists, gamblers, corporate tycoons, drug enthusiasts, innocents and decadents, mathematicians, mad scientists, shamans, psychics, and stage magicians, spies, detectives, adventuresses, and hired guns. There are cameo appearances by Nikola Tesla, Bela Lugosi, and Groucho Marx.
As an era of certainty comes crashing down around their ears and an unpredictable future commences, these folks are mostly just trying to pursue their lives. Sometimes they manage to catch up; sometimes it's their lives that pursue them.
Meanwhile, the author is up to his usual business. Characters stop what they're doing to sing what are for the most part stupid songs. Strange sexual practices take place. Obscure languages are spoken, not always idiomatically. Contrary-to-the-fact occurrences occur. If it is not the world, it is what the world might be with a minor adjustment or two. According to some, this is one of the main purposes of fiction.
Let the reader decide, let the reader beware. Good luck.
--Thomas Pynchon "La mia traduzione non autorizzata (e che Dio mi perdoni):
"Spaziando nel periodo compreso tra l’Esposizione Mondiale di Chicago del 1893 e gli anni immediatamente successivi alla I Guerra Mondiale, questo romanzo va dagli scontri sindacali in Colorado alla New York a cavallo dei due secoli, e poi a Londra e Gottinga, Venezia e Vienna, i Balcani, l’Asia Centrale, la Siberia all’epoca del misterioso Episodio di Tunguska, al Messico della Rivoluzione, alla Parigi del dopoguerra, alla Hollywood dell’epoca del muto, passando per un paio di luoghi che - in senso stretto - non compaiono su alcuna mappa.
Con un disastro di proporzioni mondiali che balugina tremolante a qualche anno di distanza, questa è un’epoca di avidità senza freni, falsa religiosità, inebetita incompetenza e propositi malvagi nelle alte sfere. Nessun riferimento alla realtà odierna è voluto né deve essere inferito.
Il notevole cast di personaggi comprende anarchici, piloti di mongolfiere, magnati dell’industria, entusiasti della droga, innocenti e decadenti, matematici, scienziati pazzi, sciamani, telepati e maghi da palcoscenico, spie, detective, avventurriere e pistoleri prezzolati. Con la partecipazione straordinaria di Nikola Tesla, Bela Lugosi e Groucho Marx.
Mentre un’era di certezze comincia a crollargli intorno e un imprevedibile futuro ha inizio, la maggior parte di queste persone stanno solo cercando di inseguire le loro vite. A volte ci riescono; altre volte sono le loro vite che inseguono loro.
Nel frattempo l’autore si dedica alle solite cose. I personaggi smettono di fare ciò che stanno facendo per mettersi a cantare quasi sempre delle stupide canzoni. Hanno luogo bizzarre pratiche sessuali. Si parlano lingue oscure, non sempre in senso proprio. Eventi contrari alle aspettative avvengono. Se non è il mondo, è ciò che il mondo potrebbe essere con un paio di piccoli aggiustamenti. Secondo alcuni, questo è uno dei principali scopi della narrativa.
Che il lettore decida, che il lettore stia in guardia. Buona fortuna.
--Thomas Pynchon"
P.S.: La copertina è un falso (a scanso di equivoci).