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mercoledì, agosto 04, 2010

Dallo scaffale di aNobii: Pascale, "Questo è il paese che non amo"

More about Questo è il paese che non amo.

Lo "stile" del titolo può essere fuorviante...

...ma l'ho trovato molto interessante. Uno stimolo all'assunzione di responsabilità di chi scrive e legge (testi mediali di tutti i tipi). Non propone una soluzione ma sollecita un'atteggiamento.
Prezioso, umile e necessario (anche se magari non "bello" o "accattivante", ma credo che questo sia conseguenza della volontà epistemologica di approcciare la complessità con l'onestà di chi sa che si tratterà sempre di una conquista temporanea).
Dalle (quasi) conclusioni (pag.174):
[...] Ma se ci intendiamo sul problema, se, come Goffredo Parise, crediamo profondamente e dolorosamente nella demo­crazia in Italia e nella pedagogia che va insieme alla demo­crazia, nel discorso pubblico e condiviso e nella maturazio­ne dei cittadini; se crediamo insomma che non ci possa esse­re democrazia senza pedagogia, se pensiamo che il pressap­pochismo, oltre a inquinare la democrazia, fondi un mondo peggiore, perché più banale è l'immaginario più triste è la realtà, e più triste è la realtà più cerchiamo (con meno fatica possibile) di fuggire via producendo carrellate a effetto; allo­ra, per cambiare il nostro paese, per seguire virtù e cono­scenza e fare quello che la nostra semenza ci impone, ossia spostare più in là le colonne d'Ercole, quale metodologia culturale oggi potrebbe essere efficace per analizzare e ap­profondire il nostro sguardo su noi stessi e il mondo che ci piacerebbe abitare?

mercoledì, maggio 19, 2010

"La biblioteca di notte"

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Pagina 112, in conclusione al capitolo "La biblioteca come ombra":

"Gli amori di Achille è uno dei drammi andati perduti di Sofocle; le copie devono essere scomparse una dopo l'altra, secolo dopo secolo, distrutte in saccheggi o incendi o escluse dai cataloghi delle biblioteche, forse perché i bibliotecari ritenevano quell'opera di scarso interesse o pregio letterario. Qualche parola, tuttavia, fu miracolosamente conservata. 'Nel Medioevo, in Macedonia', Tom Stoppard fa dire a uno dei suoi personaggi nella commedia L'invenzione dell'amore, 'nell'ultima luce tremolante dell'antichità classica, un uomo ricopiava stralci di vecchi libri per il giovane figlio, che si chiamava Settimio, e così ci è giunta una frase dagli Amori di Achille. L'amore, diceva Sofocle, sembra ghiaccio tenuto in mano dai bambini.' Spero che i sogni di chi distrugge libri siano tormentati da questa flebile prova della loro capacità di sopravvivenza."

mercoledì, novembre 18, 2009

SULLO SCAFFALE. 01: Mignola/Golden, Baltimore

Approfitto della funzione "blog this item" di aNobii per creare una nuova etichetta e riempire le voragini tra un post e l'altro...

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POST-GOTICO...
Una piacevole sorpresa. Conosco e amo il Mignola autore di fumetti da anni (con l'adattamento che ha fatto insieme a Howard Chaykin di una manciata di racconti di Leiber con protagonisti gli spadaccini/ladri Fafhrd e Gray Mouser si è guadagnato la mia eterna gratitudine...). Ad attirarmi è stata la copertina: difficile non riconoscere lo stile di Mignola e con quella malinconica figura di cacciatore achabiano gettata lì a mo' di esca non potevo non essere risucchiato dal maelstrom.
Il romanzo si snocciola come una rivisitazione del "gothic novel", un rosario di storie incastonate a corona intorno alla vicenda principale, in omaggio alla tradizione letteraria del genere e ai suoi successivi sviluppatori (Stoker innanzitutto, ma non solo...). Una riscrittura ben riuscita e molto ben tradotta (così a orecchio... senza aver sotto mano il testo originale). Lettura goduta e caparbiamente ricercata nei pochi momenti liberi di questo periodo... perché le vicende avvincono e i personaggi, necessariamente da "bassorilievo" (come il distintivo tratto grafico caratteristico del Mignola disegnatore...), conquistano pur nella (anzi, proprio per la) loro semplicità stereotipica. Almeno fino a cinque pagine dalla fine, dove si ha l'impressione che le necessità editoriali di un finale aperto a seguiti e serializzazioni abbia ferocemente fagocitato il finale "mobydickiano" che la vicenda meritava...