Approfitto della funzione "blog this item" di aNobii per creare una nuova etichetta e riempire le voragini tra un post e l'altro...
POST-GOTICO...
Una piacevole sorpresa. Conosco e amo il Mignola autore di fumetti da anni (con l'adattamento che ha fatto insieme a Howard Chaykin di una manciata di racconti di Leiber con protagonisti gli spadaccini/ladri Fafhrd e Gray Mouser si è guadagnato la mia eterna gratitudine...). Ad attirarmi è stata la copertina: difficile non riconoscere lo stile di Mignola e con quella malinconica figura di cacciatore achabiano gettata lì a mo' di esca non potevo non essere risucchiato dal maelstrom.
Il romanzo si snocciola come una rivisitazione del "gothic novel", un rosario di storie incastonate a corona intorno alla vicenda principale, in omaggio alla tradizione letteraria del genere e ai suoi successivi sviluppatori (Stoker innanzitutto, ma non solo...). Una riscrittura ben riuscita e molto ben tradotta (così a orecchio... senza aver sotto mano il testo originale). Lettura goduta e caparbiamente ricercata nei pochi momenti liberi di questo periodo... perché le vicende avvincono e i personaggi, necessariamente da "bassorilievo" (come il distintivo tratto grafico caratteristico del Mignola disegnatore...), conquistano pur nella (anzi, proprio per la) loro semplicità stereotipica. Almeno fino a cinque pagine dalla fine, dove si ha l'impressione che le necessità editoriali di un finale aperto a seguiti e serializzazioni abbia ferocemente fagocitato il finale "mobydickiano" che la vicenda meritava...
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2 commenti:
mi hai incuriosito… appena abbasso un poco la pila di libri da leggere… la rimpinguo con questo libro…
m
Prima devi leggere "Morte di un uomo qualunque", o ti recido i garretti... ;-P
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