lunedì, marzo 12, 2012

Dritte pratiche dai maestri...

Sempre da CandyCaneLand, un piccolo consiglio pratico per il benessere degli strumenti di lavoro degli invidiati e talentuosi artisti che naufragheranno (per caso, malasorte o pessimi consigli...) su questa pagina. Scott Wills, per aumentare l'aspettativa di vita dei suoi fedeli compagni d'immaginazione, ha realizzato da sé un piccolo "sospensorio" per pennelli da applicare al secchiello/contenitore dove li tiene in ammollo. La foto mi aveva colpito e ho deciso di postarla e diffonderla perché anche le nuove generazioni, che conoscono solo gli algidi pennelli di fotosciop, possano rabbrividire di fronte a cotanto senno...


A me 'ste cose mi commuovono, che volete farci.
Il post originale lo trovate alla entry 11/27/10 (e fatevi un giro sul blog che è una gioia per gli occhi...).

sabato, marzo 10, 2012

Frank Espinosa e John Carter...

Frank Espinosa è, tra le alrte cose, l'autore di un bellissimo fumetto: Rocketo (negli Usa pubblicato da Image e in Italia dalla Italycomics di Paolo Accolti Gil). Nell'ultimo post del suo blog (Frank Espinosa's Nuevo Mundi: a travel log of twisted routes. Graphics, ruminations and world building), ci racconta che, molto prima che nascesse Rocketo, ai tempi in cui viveva ancora a LA...
  I heard that Kerry and Kevin Conran who had done Sky Captain and the World of Tomorrow were going to helm John Carter of Mars.
Now at the time, Rocketo had not been published yet, and me being a John Carter super freak stopped working on Rocketo, and launched myself into the world of Barsoom.
In pratica realizzò come un forsennato una valanga di illustrazioni e lavori preparatori - senza che nessuno glielo avesse chiesto - per avere delle cose da mostrare qualora fosse riuscito a incontrare Kerry e Kevin Conran (che allora avevano in mano il progetto. L'incontro avvenne, ma non se ne fece nulla (e il progetto John Carter tornò a immergersi per qualche anno...).
Il caso vuole che poco prima dell'uscita del film gli capita tra le mani uno dei vecchi cd con le illustrazioni (dice di averne realizzate una marea...) e decide di regalarci alcuni di quegli studi preparatori. Io ne metto qualche esempio, ma voi andate sul blog e fatevi un giro che se capita, ne posterà degli altri.







P. S. Tra le "altre cose" Frank Espinosa dall'autunno 2006 ha insegnato "Character and World Design" al Comparative Media Studies program al M.I.T (sticazzi; non so se ad oggi lo faccia ancora...).

martedì, marzo 06, 2012

CandyCaneLeland, "kissimus mi assimus", Ren&Stimpy e Samurai Jack... i fondali disegnati da Scott Wills

Candy Leland Cane è il blog raccolta di illustrazioni di Scott Wills che nel corso degli ultimi anni ha preso parte a parecchi dei progetti animati più innovativi, in particolare, manco a dirlo, Samurai Jack. Linko qua sotto alcuni dei suoi capolavori per la serie...





martedì, gennaio 03, 2012

Global Cities and the Future of Entertainment

Global Cities and the Future of Entertainment

Confessions of an Aca/Fan, blog di Henry Jenkins, è ormai da un po' un irrinunciabile fonte di aggiornamento per chi, come me, si interessa di convergence culture. Colgo dunque l'occasione per segnalarlo (e far scalare di uno le tacche del blog, da cui occhieggiava ormai da troppo tempo, uno degli splendidi quadri cinematografici di Carnevale).
Dalle prime righe dell'articolo condiviso (che parla di un mondo parallelo, lontano dall'Italia, in cui esperti del MIT vengono contattati dal sindaco di Rio de Janeiro per individuare nuove strade per comunicare la città che amministra) traggo uno degli incarichi più cool che abbia mai sentito, quello di Chief Storytelling Officer... e apprendo dell'esistenza di soggetti come le transmedia companies.

Mi sento sempre più parte del mondo di Casanova Quinn...

sabato, agosto 20, 2011

Movies in words... in picture (con Carnevale in fondo)

Society6 è una società che mette on-line il contenuto che un artista/designer gli manda e ci realizza su stampe, stretched canvas (i quadri plastificati che trovi all'Ikea, per intenderci), custodie per gizmi vari, magliette (sono gli stessi di Threadless) e quant'altro.
Gli artisti/designer che si iscrivono sottopongono i loro concept e ne detengono i diritti, percependo una percentuale sulle vendite (se ho ben capito).
Più un'idea piace e muove ordini (sfruttando il social-rimpallo), più loro guadagnano, insieme all'artista/designer...


Questo per introdurre il signore che si è inventato la cosina qui a fianco e quelle qui sotto: Jerod Gibson.









































E lui è solo uno dei tanti...

Anche questa di Danny Haas non è male:














E lo dico perché (grazie al solito Rrobe) ho recentemente scoperto sketchesnatched e credo che quegli schizzi rubati (no pun intended...) di Massimo Carnevale farebbe furore.

Carnevale furoreggia comunque, ma se lo trovo su society6 magari un quadro da questo potrei permettermelo...


martedì, giugno 07, 2011

FLANN O'BRIEN. 02: "Buchandlung", ovvero "Della manipolazione libraria"

Nel numero 2, aprile-giugno del 2001 de L'informazione bibliografica (Il Mulino) era uscita questa mia traduzione di un brano tratto da The Best of Myles. A selection from 'Cruiskeen Lawn' (London, Flamingo, 1993, pp. 17-22).


Buchhandlung
Una visita alla casa di un amico appena sposato mi ha dato da pensare. Il mio amico è persona di estrema ricchezza e volgarità. Quando si è messo a comprare letti, tavoli, sedie e quant’altro, gli è capitato di comprare anche una biblioteca. Se sappia leggere o meno lo ignoro, ma una qualche straordinaria capacità di osservazione lo ha allertato del fatto che le persone più stimate e rispettate hanno nelle loro case una gran quantità di libri. Così si è fatto installare diversi scaffali e ha pagato un qualche rapace intermediario perché glieli farcisse con ogni genere di nuove pubblicazioni, tra cui alcuni costosissimi volumi sulla pittura francese di paesaggio.
Durante quella mia visita notai che neppure uno di quei libri era mai stato sfiorato né tantomeno aperto, e gli feci notare la cosa.
“Non appena mi sarò sistemato per bene, - mi ha risposto l’imbecille - comincerò le mie letture”.
È proprio questo che mi ha dato da pensare: perché mai una persona così ricca dovrebbe essere messa nelle condizioni di leggere? Perché non introdurre la figura di un manipolatore librario professionale che si preoccupi di dissodare la di lui libreria a un tanto a scaffale ?
Una persona così, se propriamente qualificata, potrebbe fare una fortuna.

Orecchie a mille lire la dozzina
Lasciatemi esporre con precisione cosa intendo. Le pile di volumi in libreria si presentano assolutamente intonse; il vocabolario [di latino] di uno studente invece sembra consultato fino allo sbriciolamento. Voi sapete che è stato aperto e sfogliato forse un milione di volte, al punto che, ignorando l’esistenza dei ceffoni, arrivereste alla conclusione che il ragazzo va pazzo per lo studio e non può sopportare di allontanarsi dal suo dizionario.
Lo stesso vale per la nostra nullità, desiderosa che gli amici inferiscano da una rapida occhiata alla sua casa che lui è persona fuori dal comune. Così acquista un ponderoso volume sul balletto russo, possibilmente scritto nella lingua di quel lontano e meraviglioso paese. Il nostro problema sarà quello di alterare il volume in un tempo ragionevolmente breve e in maniera tale che chiunque lo guardi possa concludere che il suo proprietario ha in pratica vissuto, mangiato e dormito con esso per diversi mesi.
Si può, volendo, pensare di progettare una macchina azionata da un piccolo ma efficiente motore elettrico, la quale sarebbe in grado di “leggere” qualsiasi libro in cinque minuti, ottenendo così, con la semplice pressione di un pulsante, l’equivalente di cinque-dieci anni di “lettura”. Questo tuttavia è l’approccio distaccato e senz’anima dei tempi in cui viviamo. Nessuna macchina infatti potrebbe svolgere un lavoro paragonabile a quello delle delicatissime dita umane. Un manipolatore librario, addestrato ed esperto, è l’unica reale soluzione a questa attualissima piaga sociale.
Cosa fa? Come lavora? Quanto costa? Quanti tipi di manipolazione dovrebbero esserci? […]


Il mondo dei libri
Sì certo, la questione della manipolazione libraria. L’ultima volta ho sollevato la questione della necessità di una figura professionale di manipolatore librario, un individuo che maneggi i libri dei neoricchi, illetterati ma danarosi, così che i volumi sembrino essere stati letti e riletti dai loro possessori. Quanti tipi di manipolazione dovrebbero esserci? Facendola breve, io direi quattro.
Supponiamo che a un manipolatore esperto venga richiesto di fissare il costo per il maneggio di uno scaffale di libri lungo un metro e mezzo. Egli fisserà dunque un tariffario secondo quattro voci in questo modo:

“Manipolazione popolare” . Ogni libro sarà accuratamente manipolato, quattro facciate per ciascun volume segnate con orecchie, un biglietto del tram, scontrino di foieur o altro simile oggetto inserito in ciascuno come segnalibro dimenticato. Facciamo £ 4.550. Sconto del 5% per gli impiegati statali.

“Manipolazione di prima classe” . Ogni librò sarà estensivamente manipolato, otto facciate per ciascun volume segnate con orecchie, un brano significativo sottolineato in rosso in non meno di 25 volumi e un dépliant in francese sulle opere di Victor Hugo inserito in ciascuno come segnalibro dimenticato. Facciamo £ 9.350. Sconto del 5% per studenti universitari di lettere, impiegati statali e dame di beneficenza.

Un tariffario per tutte le tasche
La cosa più notevole riguardo a questo listino prezzi è che nessun individuo sembrerà ignorante solo perché lui, o lei, è povero\a. Non tutte le persone volgari, si ricordi, sono ricche, benché io potrei nominarne…
Ma questo non è importante. Procediamo dunque verso i più costosi servizi di manipolazione.
Quello che viene val bene il sovrapprezzo.

“Manipolazione di lusso” . Ogni libro sarà crudelmente manipolato, il dorso dei più piccoli rovinati in modo tale da dar l’impressione che siano stati trasportati a lungo in tasca, un passaggio in ogni singolo volume sottolineato in rosso con un punto interrogativo o esclamativo sul margine attiguo, un programma della Scala inserito in ciascuno come segnalibro dimenticato (3% di sconto se si accettano i programmi del Piccolo), non meno di 30 volumi da trattare con vecchie macchie di caffè, the, vino rosso o whiskey e non meno di 5 volumi da impreziosire con false firme dei rispettivi autori.
Sconto del 5% per dirigenti di banca, amministratori provinciali e direttori di fabbrica che impieghino non meno di 35 operai. In alternativa, a richiesta, verranno fornite le maggiorazioni per i programmi di teatri di capitali europee. Questo servizio è disponibile soltanto per un periodo limitato, al netto, £ 29.960.
[…]
“Le Traitement Superbe” . ogni libro sarà accuratamente manipolato, dapprima da un manipolatore qualificato e subito dopo da un maestro manipolatore con non meno di 550 ore di manipolazione al suo attivo, brani significativi in non meno del 50% dei libri da sottolineare con inchiostro rosso di buona qualità e una frase appropriata, scelta dalla lista seguente, da annotare a margine, [viz.]:

- Sciocchezze !
- È certamente così !
- Quanto è vero !
- Non sono affatto d’accordo !
- Perché ?
- Sì, ma cfr. Omero, Od. iii, 151
- Bene, bene, bene
- Senz’altro, ma Bossuet, nei suoi Discours sur l’histoire Universelle, era già giunto alle medesime conclusioni fornendo argomentazioni più solide
- Nonsense, nonsense
- Ottima argomentazione !
- Ma perché, in nome di Dio ?
- Ricordo che la buonanima di Joyce mi ha detto la stessa cosa

Neanche a dirlo, a richiesta verranno fornite le maggiorazioni per l’inserzione di annotazioni Speciali ed Esclusive. Il sovrapprezzo non è davvero eccessivo.

C’è dell’altro
Questo, naturalmente, non è ancora tutto. Ascoltate un po’:

[“Le Traitement Superbe” – continua] In non meno di 6 volumi saranno inserite false dediche, dal tono grato e affettuoso, dell’autore di ciascuna opera, e.g.:

“Al mio vecchio amico e collega scrittore, A. B., in affettuoso ricordo,
George Moore”

“A grato ricordo dell’estrema gentilezza che hai avuto nei miei riguardi, caro A. B., ti invio questa copia de La pentola dell’oro.
Il tuo vecchio amico,
James Stephen”

“Tutti e due, caro A. B., siamo ormai sulla strada giusta. C'è persino chi dice che io sia diventato un bravo scrittore; ma non sono tanto vecchio da aver scordato l’infinita pazienza che mi hai dimostrato nei giorni lontani in cui guidavi i miei primi passi sui sentieri della letteratura. Accetta ancora un libro, per poco che possa essere, e sappi, ti prego di credermi, che resto sempre tuo amico e ammiratore.
G. B. Shaw”

“Dal tuo devoto amico e seguace
Karl Marx”

“Caro A. B.,
per i tuoi inestimabili suggerimenti e la tua assistenza – tacendo della tua gentilezza – nel riscrivere interamente il capitolo III, questa prima copia di Tess ti spetta senz’altro di diritto.
Dal tuo vecchi amico
T. Hardy”

“Privato dell’immenso piacere d’incontrarti di persona, posso solo inviarti, mio caro A. B., questa copia de La linea d’ombra. Non ho parole per esprimere quanto mi manchi la tua compagnia…
(firma illeggibile)

Sotto l’ultima annotazione, all’idiota che possiede il libro verrà chiesto di scrivere (mostrandogli come, se necessario) la frase “Il povero vecchio Conrad non era tra i peggiori”.

Mi ci è voluto più di quanto pensassi. E c’è ancora di più, compreso nell’irrisorio prezzo di £ 112.360 che vi verrà a costare la Manipolazione eccellente, o Traitement Superbe. Prossimamente spero di aver modo di parlare delle vecchie false lettere da inserire in alcuni dei volumi come segnalibri dimenticati, ciascuna uno squisito esempio di falsificazione. Ordinate oggi stesso la vostra copia !